Qualche cosa su Madrid (che sapevo già)
Sono di nuovo a Madrid ed ancora una volta ho l’occasione di passarci il fine settimana per rilassarmi tra una trasferta di lavoro ed una altra.
L’occasione è ghiotta per guardarmi intorno e fare alcune considerazioni (veramente non-originali) sulla città ed i suoi abitanti.
1) Madrid è piena d’Italiani. Non solo turisti, che pure sono tanti; no, gente che ci abita stabilmente a vario titolo: impiegati, studenti, cazzeggiatori e barboni.
2) La vita in città non costa un cazzo, anche in pieno centro e nel vivo delle zone turistiche. Una birra 1€, un gelato confezionato da 50 centesimi a 1,80€
3) Le madrileñe sono fiere delle proprie tette e le portano a spasso con malcelato orgoglio (mannaggia a loro, mannaggia). Brave però.
4) La città ha implementato un servizio di bike-sharing con biciclette a pedalata assistita; fantastico. Ci sono rastrelliere in ogni dove con decine di bici che si possono “noleggiare” tramite una tessera a scalare direttamente al totem connesso con le rastrelliere. Si usano e poi si riconsegnano ad una qualsiasi altra rastrelliera.
Questa invece non c’entra niente con Madrid in particolare ma la racconto lo stesso perché l’ho vista stamani: una ragazza giovane, velo musulmano stretto fin sotto la gola. Camicetta a maniche lunghe con polsini e colletto ben chiusi. E per finire, udite udite, lunghi pantaloni di pelle nera attillatissimi e sandali “fetish” dal tacco vertiginoso. Sarà mica che i santoni di quella religione abbiano tralasciato qualcosa quando hanno scritto le loro regole? Mah! 😉
I commenti sono chiusi.
I libri sacri, notoriamente, vanno interpretati! 😉
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Beh, in effetti coperta era coperta:)
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è giusto essere fiere delle proprie tette e portarsele a spasso con malcelato orgoglio 😉
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