Lucertoloni Vs. robottoni – cinerecensione
A T T E N Z I O N E ! ! !
QUESTO POST CONTIENE SPOILER QUINDI NON LEGGETELO SE NON VOLETE ROVINARVI LA VISIONE DEL FILM
Visto che era un venerdì sera di merda, noioso fino alla morte, ho deciso di andare al cinema e godermi, assieme all’aria condizionata, un bel film.
Di solito cerco di scegliere uno tra i film che posso vedere gratuitamente grazie ad una promozione del mio operatore di telefonia cellulare, purtroppo sulla lista c’erano solo film che non mi ispiravano molto: l’uomo d’acciaio (di cui ho letto sia proprio noioso), the lone ranger (con Johnny Depp nell’ennesima parte da pagliaccio, basta non se ne può più) e World war Z (eh no, gli zombie di venerdì non si possono vedere!); quindi ho ripiegato per un film “a pago” (e che prezzo! 8,50€!!!)
In realtà, quando qualche settimana fa ho visto per la prima volta il trailer del film che avevo scelto, non avevo avuto il minimo dubbio; per me, cresciuto a Goldrake, Daitarn III e Mazinga assortiti, questo era il filmone ideale, se poi ci aggiungiamo anche i discendenti di Godzilla allora pensavo sarebbe stato il film perfetto!
Ebbene, non so se sia rimasto più deluso dal fatto che l’aria condizionata del cinema non era poi così fresca, dal fatto che ero circondato da due ragazze che hanno mangiato pop corn puzzolentissimi ai limiti della nausea per tutto il tempo del film (una addirittura con il gomito alzato praticamente a due centimetri dal mio orecchio sinistro) oppure dal film stesso.
Insomma, nonostante le premesse spettacolari a mio parere questo film vale poco o niente.
Per chi non ne conosce la trama, eccone una veloce sinossi: in un prossimo futuro la terra si trova a fronteggiare una minaccia che proviene dalle sue stesse viscere: dei giganteschi lucertoloni chiamati Kaiju iniziano a spuntare fuori da una breccia, localizzata sul fondo del Pacifico, che mette in comunicazione due dimensioni parallele, la nostra e lucertolandia.
Prima città attaccata: ovviamente San Francisco con il Golden Gate bridge che finisce masticato a dovere dal pronipote di Godzilla. Oh, non c’è film di fantascienza, sottotipo “catastrofista”, dove il Golden Gate non venga immancabilmente distrutto (persino nei cartoni, ricordate “mostri contro alieni”?). Ma cosa gli avrà fatto mai agli sceneggiatori di Hollywood quel povero ponte??? Forse il pedaggio gli sembra troppo alto e loro si vendicano così? Mah!
Visto che le armi convenzionali hanno poco effetto, l’umanità si unisce in un programma globale di difesa costruendo degli enormi robottoni, gli Jaëger, che per un po’ hanno un discreto successo. Dopo diversi anni di anni di guerra però, i Kaiju diventano sempre più aggressivi, grandi e potenti e gli Jaëger sembrano iniziare ad avere la peggio.
Alla luce di questo sviluppo i governanti, astuti come faine, decidono quindi che il programma Jaëger non ha più senso di esistere; meglio costruire un muraglione per recintare il Pacifico e tenere i lucertoloni fuori, lontani dalle città.
Il programma Jaëger verrà quindi soppresso ed i 5 robottoni superstiti dovranno tenere a bada i Kaiju fino al completamento del muro. Ovviamente però il comandante delle forze Jaëger ha un’opinione differente sul come condurre la guerra e disubbidendo agli ordini decide di attaccare direttamente la breccia dimensionale con una bomba atomica russa che ha personalmente acquistato al mercato nero, o_O!
Nemmeno due scene ed i Kaiju danno immediatamente ragione al novello Patton sfondando il muro come se fosse la capanna del primo porcellino e mettendo quindi l’umanità nella posizione di “o funziona il tentativo disperato o qui diventiamo tutti cibo per lucertole”
La battaglia inizia ed ovviamente, nonostante i primi tre robottoni vengano fatti fuori in due minuti, il piano riesce e tutti vissero felici e contenti.
Effettivamente le ambientazioni hanno un bel design, belli gli Jaëger ed i Kaiju. Notevole l’hangar di Hong Kong sede del battaglione Jaëger e la città stessa; peccato però che il montaggio troppo sincopato, le azioni troppo frenetiche e le battaglie che si svolgono sempre di notte e sotto una pioggia battente (in questo Blade Runner ha fatto scuola), non rendano affatto giustizia a questo sforzo creativo visto che non si ha il tempo materiale per apprezzare i dettagli né degli Jaëger né dei Kaiju.
Mi sono domandato poi che senso abbia avuto disegnare 5 robottoni differenti, ciascuno ben delineato, quando poi vengono eliminati praticamente senza sparare un colpo in appena due minuti di film senza avere ammazzato nemmeno un Kaiju; e dire che erano l’elite superstite dell’armata degli Jaëger! Lo stesso vale per i Kaiju, dopo più di due ore di film non sono in grado di descriverli, a parte dire che erano…beh, mostruosi 😉
I creatori di Battlestar Galactica e millemila altre storie Sci-Fi poi avranno ben donde di chiedere un bel po’ di royalties sulla trovata dell’EMP che mette fuori uso le moderne armi “digitali” ma miracolosamente (ed anche incredibilmente) non ha effetto sul robottone vecchio ed analogico ma sempre efficace (qui ovviamente gli sceneggiatori prendono un tecno-granchione grande come un Kaiju di categoria 4 perché non si capisce come Gipsy Danger, il robottone pilotato dall’eroe del film, possa essere analogico perché “nucleare” e mentre si vedono computer, realtà virtuale e touch screen dappertutto all’interno della cabina di pilotaggio…)
Anche i personaggi sono poco credibili e tremendamente stereotipati: ci sono i politici che ovviamente sono ottusi, il comandante che è un duro, non vuole sentire ragioni ed ha un oscuro passato che appunto guida le sue decisioni che altrimenti sembrerebbero illogiche.
L’eroe di turno è ovviamente travagliato ed indisciplinato e non poteva mancare nel campo dei buoni un antagonista bullo ed idiota che non sopporta l’eroe e lo accusa di essere “un debole che metterà tutti a repentaglio” (vi ricordate in Top Gun la diatriba tra Iceman e Maverick?) ma poi si riscatta riconoscendone il valore e sacrificandosi affinché l’eroe abbia successo.
Non si poteva ovviamente fare a meno di due scienziati da macchietta, come al solito imbranati e ridicoli ma che alla fine contribuiscono al successo dell’eroe con una loro geniale intuizione.
Ed infine dopo 7 anni di pioggia e neve torna il sole appena i “nostri” vincono …
Ah dimenticavo lo smortissimo e banale finale dei film quando ovviamente di primo acchito l’eroe pare morto ed infine, dulcis in fundo, la chiusa “modello 007” con i nostri eroi reduci dalla missione, da soli su una zatterina di salvataggio in mezzo al Pacifico, in procinto di lasciarsi andare ad un po’ di sano sesso (o magari più semplicemente ad un bacio con mezzo metro di lingua) che invece sono inevitabilmente disturbati dall’arrivo della cavalleria elitrasportata in formazione da parata.
Ad una storia trita e ritrita si aggiunge anche un adattamento dei dialoghi in italiano veramente pessimo, degno del primo Star Trek (dove per intenderci il Phaser diventava il Fasatore), il “neural handshake” che identifica la connessione mentale tra il pilota ed il robottone (termine coniato sul termine reale “handshake” usato per alcune comunicazioni digitali) diventa una “stretta di mano neurale”, termine che francamente non si può sentire! Altri orrori di traduzione gli ho rimossi per non rischiare un danneggiamento irreversibile dei miei tre poveri neuroni superstiti.
In definitiva ho solo visto un patchwork di idee e concetti stereotipati vendemmiati a piene mani nei campi della fantascienza ed anche da film di altro genere (Top Gun, per esempio).
Insomma, del Toro aveva secondo me per le mani un’idea geniale, fantastica, almeno per noi fan della fantascienza classica: resuscitare Gundam e Godzilla, aveva a disposizione un pacco di milioni di dollari per realizzare un film destinato a divenire un cult e l’ha sprecata miseramente…
Peccato…
Adesso ripongo tutte le mie speranze in Elysium, speriamo bene!
I commenti sono chiusi.
il solito criticone…
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e come ti sbagli!
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sarà… ma da che ti conosco…
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Diciamo che in tema di sci-fi e di donne sono abbastanza esigente ed in entrambi i casi miei gusti non sono molto “mainstream” 😉
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per le donne non saprei, per la recensione del film non condivido. i nati negli anni ’70 dovrebbero cogliere molte più citazioni di quelle che classifichi quasi “plagio” e che sono solo una patina di superficie nel mare dei riferimenti a giochi di ruolo, film, wargames, vecchie serie tv giapponesi, cartoni animati, contaminazioni di film, iconografia della nostra infanzia. scusa ma mi pare una recensione “monca”, per uno che si definisce “esigente”…
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No no, mi sbaglierò ma a mio parere di citazioni ce ne sono poche, perse nel mare di una storia stereotipata per mancanza di idee originali.
Poi per carità, magari son troppo vecchio io ed il target del film è più per i venti-trentenni che per i quaranta-e passa-enni.
poi scusa… io non sono certo un critico cinematografico e quindi non ho certo le pretesa di fare una recensione completa e professionale.
racconto solo le mie impressioni.
A questo punto però sono curioso di leggere la tua recensione dettagliata… 🙂
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“a mio parere di citazioni ce ne sono poche” è un autogol clamoroso: il fatto di non coglierle non vuol dire che non ci siano (i dinosauri potenziati dall’altra dimensione, il rim, il golden gate, etc etc…) !
La mia recensione dettagliata può essere questa: “se fossi nata uomo, ce l’avrei avuto duro per tutti e 130 i minuti del film”
poi anche il mio è un semplice parere da persona nata nei tempi dei robottoni e cresciuta tra battletech e gdr che non ha alcuna aspirazione a fare critica cinematografica (e infatti non la fa).
e comunque resto una fanciullina sentimentale, affezionata al suo passato e che preferisce mettere a tacere l’ingenere quando questo cerca di soffocare il fantastico. ovvio che sull’analogico-digitale ci abbiamo riso tutti, in sala, ma questo non vuol dire che quando il Jaeger ha acceso il razzo dietro al gomito per crollare al mostro un cazzottone potenziato a me non sia scesa una lacrima di gioa/nostalgia/eccitazione…
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Sarò un cazzone io allora…
Vuol dire che mi dedicherò ai cinepanettoni d’ora in poi 😉
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puoi sempre farti un po’ di sana cultura in materia tanto per cogliere le citazioni di cui è infarcito quel film 😉
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Se sarai tu farmi le ripetizioni non vedo l’ora!
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tokusatsu&nachoLibre… un connubio geniale!
bei me’ tempi…
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Siete grandiosi tutti e due!! quasi quasi mi avete fatto venire voglia di vedere questo mitico film per confrontare le vostre recensioni.
P.S. chissà se la traduzione francese di phaser o handshake sarà brillante come quella italiana, visto che i francesi hanno un arte anche loro per le traduzioni … diciamo “libere” ed interpretate”?
quando lo vedro ve lo diro?
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Eh eh eh…
Attendo aggiornamenti allora!
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comunque quoto… handshake tradotto nun se pole sentì…
quanto al resto… Elbow rocket!!!
😀
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Beh, quando rincorre il lucertolone brandendo una portacontainer intera…
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altro che alabarda spaziale!
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ah ecco cosa è Pacific Rim!
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Gotcha!
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beh, concordo sugli scienziati nerd (si potrà vedere un film in cui gli scienziati sono gente normale?!?) sul muro e su un altro paio di puttanate qua e la..
E pure su certe scelte linguistiche (handshake, ma anche drift, si poteva sicuramente tradurre con trasporto, o deriva, avrebbe fatto molto più militare)
PERÒ DEH M’È GARBATO ABBESTIA BOIA QUANTE SE NE SONO DATE E POI LE CLAVATE CON LA PORTACONTAINER E IL PENDOLO DI NEWTON DA SOLI VALEVANO IL PREZZO DEL BIGLIETTO!!!!!!!!!!!!!!!
Voglio dire, alla fine aveva anche degli spunti interessanti che lo rendevano in definitiva gradevole.
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ma sì Gipo, non ho detto mica che è una puttanata inguadrabile…
ho solo detto che è un’occasione persa, aveva dell’ottimo materiale (ed un pacco di soldi) per farne un film epico, da annali della fantascienza e l’ha un po’ sprecato.
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beh, soldi effettivamente ne hanno spesi tanti 😀
ma il risultato a me è piaciuto, non si candida per gli annali della fantascienza, ma per quelli dello “spaccotutto” si 😉
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