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Giochi geek – La Nike Fuelband

12 luglio 2013

Pare sia iniziata l’epoca dei dispositivi elettronici indossabili e secondo voi potevo restarne immune? Ma che domande!!!  🙂

FuelbandComplice un rinnovato interesse per la mia forma fisica, che ultimamente lasciava molto a desiderare, ho prima iniziato a misurare i miei allenamenti con l’App Nike Running per l’iPhone e poi mi è cascato l’occhio su una nuova classe di oggetti molto hi-tech e definitivamente cool: gli activity tracker.

Questi dispositivi sono i pronipoti dei contapassi che erano molto in voga alla fine degli anni ’80 e che funzionavano con uno switch collegato ad un minuscolo peso, attivato appunto dal gesto di camminare; questi moderni aggeggi invece utilizzano alcuni tra i più moderni componenti elettronici, come i MEMS per intenderci e sembrano quasi usciti da un episodio di Star Trek.

In pratica questi gadget, sotto forma di dischi da inserire nelle scarpe, clip per la cintura o meglio ancora, braccialetti, una volta indossati, misurano quanto e come ci muoviamo durate la giornata e lo traducono in numero di passi, calorie bruciate, distanze oppure più semplicemente in unità arbitrarie. Alcuni pretendono di registrare la qualità del riposo ed hanno funzioni aggiuntive come l’orologio o la sveglia silenziosa (vibrano al polso svegliandoti senza disturbare l’eventuale partner).

Una volta collegati al computer, allo smartphone oppure al tablet (via bluetooth, USB o anche attraverso lo spinotto del microfono) i dati registrati potranno essere visualizzati sotto forma di grafici e tabelle ed eventualmente inseriti in programmi di gestione dell’allenamento o ancora condivisi sui social network, blog etc. Alcuni di questi software danno anche la possibilità di inserire qualità e quantità dei pasti per confrontarli con l’attività effettivamente svolta dando quindi consigli in caso sia necessario variare l’alimentazione o il livello di attività.

Cosa però comune a tutti e secondo me la vera figata di questi gadget, è la possibilità di scegliere un target giornaliero di attività; in questo modo il tracker non solo ci terrà informati costantemente dei nostri progressi verso il raggiungimento di questo traguardo ma fornirà anche simpatici incitamenti e ricompense virtuali ad ogni traguardo raggiunto.

Molte ditte si sono lanciate in questo nuovo settore di gadget indossabili, i più popolari sono il FitBit Flex, il Jawbone UP! e la Nike+ FuelBand.

Per le mie esigenze ed anche perché a mio gusto è il più stilysh di tutti ho scelto di prendere la FuelBand della Nike. Peccato che quest’ultima assurdamente non è in commercio in Italia e per averla l’ho letteralmente rincorsa per almeno due continenti e quattro paesi! 😀 (in realtà avrei potuto facilmente prenderla online ma volevo essere sicuro di prendere il bracciale della misura giusta).

La FuelBand è un braccialetto rigido con una finitura opaca e quasi gommosa, possiede un solo pulsante visibile ed  una elegante fibbia nella parte inferiore. Esiste in tre colori: nera, bianca traslucida e nera traslucida; io ho preso la nera perché sicuramente è la più cool e maschile mentre ritengo la bianca traslucida quella più femminile (anche se perde molto in coolness). Aprendo la fibbia si rivela lo spinotto USB che serve per la ricarica ed anche per la connessione al PC anche se la modalità più comoda è senz’altro la sincronizzazione via Bluetooth.

Almeno nella versione che ho io non si vedono display o altre elementi… almeno fino a che non si preme il pulsante! Premendolo infatti la FuelBand si anima e rivela un display a matrice di led bianchi affogati sulla faccia superiore del braccialetto ed un’altra fila di led, questa volta colorati posta sul bordo inferiore, che indicherà la percentuale di completamento del target di attività impostato con colori che vanno dal rosso all’arancio ed al giallo per finire di colore verde.

Premendo in successione il pulsante la FuelBand mostrerà il numero di NikeFuels (l’unità arbitraria di attività creata dalla Nike) accumulati dall’inizio della giornata, le calorie consumate, il numero di passi fatti ed infine l’ora corrente; cosa comoda per chi come me ha smesso di portare l’orologio e, per quanto ne so, caratteristica unica tra gli activity tracker. Al raggiungimento del traguardo di attività impostato l’aggeggio s’illuminerà tipo albero di natale e celebrerà il successo lampeggiando un’animazione e la scritta GOAL, manco avesse segnato Pelè 😉

A quanto dicono la batteria dura per almeno una settimana, così come la memoria dati, direi caratteristiche interessanti per un oggetto così piccolo e leggero (è veramente una piuma). Gli unici lati negativi sono che la FuelBand non è impermeabile ma solo resistente al sudore, quindi non si può usare durante il nuoto oppure fare il bagno, non ha funzione di sveglia (poco male, io dormo da solo, sigh! 😥 ) poi, a beneficio degli ultra-geek, dovete sapere che non ha capacità Bluetooth 4.0 e quindi non può rimanere in contatto costante con il PC\Smartphone\Tablet pena l’esaurimento in pochi minuti della batteria. Pere però che stiano preparando una versione 2.0 della FuelBand che avrà il BT 4.0, il sensore della frequenza cardiaca ed altre caratteristiche interessanti.

Insomma dai, come si fa a non rimanere affascinati da così tanta geekketudine???

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6 commenti
  1. 13 luglio 2013 2:29 am

    Nella scala geek, tu sei sicuramente Geek Master! Bella pero’. Per curiosita’, cosa ti dice per incitarti a raggiungere il tuo obiettivo giornaliero? Belle frasette, tipo “You can do it”, oppure robe da prenderla a cartoni tipo “Come on, you lazy ass!” ? 😉

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    • 13 luglio 2013 12:10 PM

      Ehehe, sarebbe da proporre!
      No, quando colleghi la FuelBand al computer ti fa vedere dei videoclip dove un omino stilizzato gioisce e ti assegna premi (tipo quello per il “giorno più attivo della settimana” oppure quello per avere battuto il record di Fuel accumulati in un singolo giorno) oppure si mostra triste perché non hai raggiunto il tuo obiettivo

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  2. angelina66 permalink
    15 luglio 2013 9:01 PM

    beh, il gadget aveva incuriosito anche me, ma visto che appartengo alla categoria dei lazy bastards (nel senso che a parte andare in bici tutti i giorni per circa 12-14 km non faccio altro), per il momento mi astengo dal comprarlo. Per il momento: la tecnologia agisce su di me come una droga…

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  3. 16 luglio 2013 1:53 PM

    è figo, ma sono sicura che lo perderei subito 😦

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