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Dell’idiozia

16 aprile 2013

passaportoLo so bene che sparlare della burocrazia italiana è come sparare sulla croce rossa però non posso fare a meno di annotare questa riflessione:

Il mio passaporto ha raggiunto il suo decimo anno di vita, anzi non proprio, ma non ha più quei sei mesi di validità residua per essere accettato in alcuni paesi del mondo.

Ovviamente, guarda il caso, il mese prossimo devo andare in uno di questi paesi e quindi mi sono avventurato nell’impresa di farmene rilasciare uno nuovo.

L’efficiente sito internet della Polizia di Stato ti informa che per ottenere un nuovo passaporto occorrono quattro cose:

  1. due foto tessera identiche e recenti di formato non superiore a 4×3,5 cm (a sfondo bianco, senza occhiali, senza sorridere, a bocca chiusa, con fronte ed orecchie scoperte e con i colori non sbiaditi dal flash)
  2. un versamento sul conto corrente postale del Ministero dell’Economia di 42.50 € a fronte del costo del nuovo libretto
  3. un contrassegno telematico di 40,29 € quale pagamento della tassa di concessione governativa per il primo anno di validità del passaporto
  4. la domanda compilata (il modulo è disponibile per il download sul sito)

Immaginatevi la scena: vado a farmi le foto alla macchinetta (dove ovviamente sembro un terrorista ricercato dalle polizie di mezzo mondo), vado da tabaccaio a prendere la marca da bollo, vado alla posta a fare il versamento e poi vado in questura a presentare la domanda (e li registrano le mie impronte digitali, scannerizzano la mia firma ed una delle foto che ho portato).

Ma, per la barba di Giosafatte (cit.) , ma perché devo andare in 4 posti diversi per fare quattro operazioni?

Sarebbe stato troppo furbo riunificare le quattro operazioni tutte presso la questura?

Ed ancora: era necessario farmi portare le foto se poi le scannerizzano? Non potevano scattarmela loro in questura e così la inserivano direttamente? (cosa che tra l’altro viene già fatto per la carta di identità elettronica, che essendo una cosa troppo furba per gli standard italici è stata già affossata o quasi).

Secondo me non ce la faremo mai: altro che riforme megagalattiche “spending review” faraoniche (e per questo impraticabili); bisogna ripartire dalle piccole cose!

Ma forse anche questo è un concetto troppo furbo 😦

11 commenti
  1. 16 aprile 2013 12:44 PM

    anche la palestra di Porcoalegre ti fa una foto con la webcam da mettere sugli abbonamenti annuali invece di farti portare le fototessera…. cosa vuoi che ti dica….

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    • 16 aprile 2013 2:40 PM

      Nella mia palestra fanno prima, nessuna tessera ma una chiavetta tipo quella delle macchinette automatiche per il caffè e merendine che ti fa accedere dai tornelli e contiene pure il programma di allenamento…

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      • 16 aprile 2013 3:53 PM

        pure qui, la tessera serve a chi va anche in piscina che ha un ingresso diverso senza tornello. Ma era x dire, che se lo fanno qui, quanto mai potrà costare? Per dire… più tutto il resto

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      • 16 aprile 2013 4:15 PM

        Infatti ma come dicevo sarebbe una cosa troppo furba…

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  2. 17 aprile 2013 3:11 am

    Almeno sei riuscito ad entrare in questura! Quest’inverno ho cercato di rinnovare il mio e ho scoperto che non si più andare senza appuntamento, chiarament eil primo disponibile era due settimane dopo la mia partenza. Mortacci! Comunque la minchiata della foto tessera c’è anche qui, con l’ulteriore dramma che non puoi farla alle macchinette e devi ricorrere alle farmacie dove per 10 dollari ti fanno delle foto orrende che ti trascinerai dietro per 10 anni. Amen.

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    • 17 aprile 2013 8:43 am

      Ciao Ale!
      Credo dipenda da questura a questura. Da me per esempio il giorno degli appuntamenti è il lunedì, negli altri si fa la fila (ed io sono stato fortunato perché c’era solo un tipo davanti a me che doveva ritirare dei documenti e quindi ha fatto velocissimo).
      Sono sconvolto nel sapere che pure gli USA non si siano attrezzati per scattare direttamente la foto!
      Comunque per le foto (a parte che non abbiamo il CVS o Walgreens) ho scoperto dopo che il costo è praticamente lo stesso (5€ la macchinetta e 6€ il fotografo… L’avessi saputo prima…)

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      • 18 aprile 2013 9:56 am

        Ah beati! A Savona, non so perchè, hanno deciso che solo su appuntamento, manco fossero la questura più oberata di lavoro d’Italia! Le foto le feci dal fotografo solo per la gc e ricordo che mi costarono una fucilata… Mi sa che abitavo in una cittadina strana… comunque foto brutte come quella che ho ora sul passaporto americano: MAI nella vita mi era successo 😦

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  3. 18 aprile 2013 1:35 PM

    c’è una comoda macchinetta per foto non lontano dalla questura. Io mi ricordo che feci piuttosto presto, le foto lasciamo perdere, negli States mi guardarono per mezz’ora increduli 😦

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    • 18 aprile 2013 1:40 PM

      Lo so, le macchinette automatiche peggiorano sempre l’originale!

      😉

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  4. 20 aprile 2013 8:32 am

    come sei pigro, non vedo quale sia il problema di doversi prendere un giorno di permesso per rifare il passaporto…

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    • 20 aprile 2013 8:40 am

      Guarda che in realtà non ci ho perso più di due-tre ore complessive visto che alla fine vivo in una zona ben servita con tutto quello che mi serviva (tabaccaio, macchinetta foto, ufficio postale e persino la questura) nel raggio di meno di un chilometro da casa.

      Quello che mi rompe è la completa illogicità del processo!

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I commenti sono chiusi.