Dubbi venticinqueaprileschi
Cazzegggio pigramente in casa; mi sono alzato tardi. Mi sono concesso un lento cappuccino, morbido e seducente, assieme ad una fetta di torta.
E’ il 25 Aprile, un giorno di festa, festa non solo perché non si lavora ma anche perché dovremmo fermarci a riflettere e pensare; ed infatti penso e rifletto sul significato di questa giornata.
Mi domando, guardandomi intorno e leggendo le notizie sullo schermo dell’iPad se oggi noi Italiani ci meritiamo davvero il 25 Aprile.
Leggo che ci sono rappresentanti degli Italiani (leggi: persone elette in un’elezione) che le inventano tutte pur di accaparrarsi quanto più potere e soldi possibile approfittandosi della loro posizione.
Leggo che ce ne sono altri che considerano la propria carica come qualcosa dovuto loro e non si ricordano che è stata affidata loro dagli italiani e la usano e abusano come se fosse loro proprietà personale, distribuendo favori e denari per il proprio tornaconto e quello degli amici.
Sconfortato leggo anche che vi sono normalissimi cittadini che le provano tutte per non pagare le tasse che servono per far funzionare i servizi pubblici; gli ospedali, la pulizia e l’igiene urbana, i pompieri etc. come se questo non li riguardasse come se non stessero rubando a loro stessi.
Altri che riscuotono senza battere ciglio la pensione dei parenti morti, altri che si fingono ciechi, storpi e non si sa quali altre cose per riscuotere pensioni a cui non avrebbero diritto come se questo non sottraesse risorse per l’assistenza di persone veramente cieche, storpie, etc.
Ascolto in giro e mi accorgo che tante di queste persone che non pagano tasse, percepiscono pensioni indebitamente e se ne fregano allegramente delle regole del vivere civile (come per esempio ottenere ed usare i pass per le auto degli invalidi anche se non hanno la benché minima invalidità) inveiscono e vaffanculizzano gli altri che rubano come se anche loro non facessero parte della stessa schiera di ladroni.
Ascolto meglio e sento che si lamentano delle tasse troppo alte come se non fossero anche le loro ruberie a causarne l’aumento.
Altre persone mi confessano candidamente che inizieranno pure loro a fregarsene delle regole perché “tanto lo fanno tutti” oppure “che vuoi che sia se non pago il canone TV, sono solo un centinaio di Euro, che sarà mai in confronto ai milioni rubati dai politici?”.
Dinnanzi a tutto questo non posso che farmi prendere dallo sconforto e domandarmi:
davvero ci meritiamo il 25 Aprile?
Ci meritiamo davvero il sacrificio dei nostri nonni morti in montagna, oppure quello, per esempio, dello zio Bruno, morto a Mauthausen?
Ho paura della risposta…
I commenti sono chiusi.
Bellissima riflessione, sono pensieri che ho spesso contemplato anche io. Come e’ possibile lamentarsi dei politici che fregano il popolo e il paese, loro che rappresentano il popolo, gli elettori, quando e’ proprio il popolo che continua a cercare di trovare modi per fregare il paese?
Ormai sono troppo “distante” da questa mentalità che descrivi e fortunatamente vivo in un paese dove la maggior parte di cittadini fa la sua parte, magari lamentandosi e facendosi sentire durante i town hall meeting…. ma arrivato il 15 aprile, tutti (o quasi..) abbiamo inviato il nostro 1040 all’IRS.
Hai proprio ragione, Alex: forse il 25 aprile e’ stato uno “spreco” e gli italiani si meritano ancora un dittatore di cui aver paura a da provare a fregare….
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Del resto Moky i politici non sono alieni piovuti qui in Italia da Marte, sono Italiani che per loro “fortuna” si trovano in quella posizione ma fondamentalmente sono espressione della “media” della ggente.
E comunque penso che anche sotto la dittatura la storia era la stessa; chi era più scafato faceva il fascistone convinto in orbace, soddisfacendo così la sua propensione; gli altri, beh, si comportavano come adesso…
Ancora mi meraviglio come sia stata possibile la Resistenza…
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Nei momenti peggiori affiora il meglio delle persone. Ecco spiegata la Resistenza. Poi si torna alla “normalità”. Era successo anche qui nei giorni/settimane dopo 9/11: tutti gentili (e vivevo in New Jersey allora!!), tutti ad aiutarsi… poi ci si dimentica. Anche di chi ha sacrificato tutto.
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Buon 25 aprile. Non posso darti torto. Anche io leggo, e a volte mi lascio prendere dallo sconforto, lo sai. Ma consoliamoci pensando che quelli che le tasse le pagano, cercano di non infrangere leggi e non commettono crimini, fanno meno rumore degli altri, non finiscono sui giornali e sono, probabilmente, la maggioranza. Ieri pedalavo di ritorno a casa, e rimuginavo sui (tanti) incoscenti che ti tagliano la strada, in barba ai semafori (si’, anche qui). E poi ho sentito una vocina, e ho rallentato, istintivamente. Ho incrociato una mamma con la sua bimba, entrambe in bici. La piccola, si’ e no 5 anni, aveva il casco, e veniva verso di me con la sua biciclettina , proprio in mezzo alla strada. E allora la sua mamma le ha detto di fare attenzione alle altre bici, e di farsi da parte, perche’ stava sul lato sbagliato della strada. Ecco, ogni tanto e’ meglio concentrarsi sulle cose positive, anche su quelle piccole ed insignificanti, e continuare a pedalare.
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per fortuna non tutti sono cosi’. e’ una minoranza ma c’e’.
buon 25 aprile.
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Purtroppo è proprio una piccola minoranza… 😦
Comunque buon 25 Aprile a tutti!
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Il 25 Aprile va festeggiato e ricordato,soprattutto per gli italiani che credono nella democrazia,che lavorano,pagano le tasse sapendo che servono per la scuola e la sanità,che insegnano ai loro figli l’onesta e il giusto valore dalle cose.Il 25 Aprile va ricordato ai giovani e il significato della parola liberta’,usata negli ultimi anni,come dice guzzanti “per fare come ci pare”,ricordare che per averla sono morti giovani,donne e uomini.Sara’ perche’ ci credo ancora,ma Bella Ciao mi emoziona!
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Pure a me emoziona.
Il problema è vedere che la maggioranza ne ha ribrezzo o (peggio ancora) ne rimane indifferente perché “è roba vecchia” oppure “erano tutti uguali, repubblichini e Partigiani”.
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Spero che la minoranza sopracitata, un giorno, torni ad essere minoranza. Forse molti non lo meritano, ma per alcuni, questo 25 aprile di festa, è importantissimo. Speriamo che non ci rubino anche la memoria.
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No, nessuno ce la ruba…
Ce l’annacquano, la banalizzano fino a farla sembrare roba obsoleta, di secondaria rilevanza…
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A me sembra che più andiamo avanti, più si ampli il distacco fra l’Italia del vivere civile, del “la legge fa schifo ma la rispetto e cerco di cambiarla”, della legalità, del volontariato, per fare qualche esempio e quella di chi tutti rubano quindi rubo anch’io, di chi la società mi deve tutto e io non devo dare niente.
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Il tuo commento mi fa venire in mente una cosa terribile: il volontariato fatto a secondi fini, come quei @#@]¶#@# di casapound che vanno a far attraversare le vecchine per far credere di essere bravi ragazzi… Brrrrrr
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io non lo so, forse sono un’idealista ma credo che ci siano persone che credono ancora in questo paese e che hanno senso civico. La ragione per cui non me ne vado è che credo che si possa cambiare -in meglio- . Io ce la metto tutta, mi prendo gli insulti, mi prendo i commenti qualunquisti ma non mi importa. Continuo indefessa a fare la mia differenziata, continuo a impegnarmi civilmente, continuo. Non demordo. No.
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Anche io, ovvio, sennò non sarei qui.
Il problema però è la massa; sapere che la maggioranza di noi Italiani è qualunquista, egoista etc… mi mette angoscia.
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ti capisco, io come sai vivo all’estero da più’ di dieci anni e più’ passa il tempo meno voglia ho di tornare…
detto questo, e se mi permetti la divagazione, ho imparato due cose nuove:
– che esiste il tessuto di orbace
– che (purtroppo) esiste “casapound”
praticamente meglio di wikipedia 😉
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Eh, avrei preferito farti scoprire cose migliori…
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