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Carosello, ovvero adesso pubblicità!

2 settembre 2010

Non l’ho mai fatto prima ma visto che ci ho lavorato tanto vale farvelo sapere:

dietro richiesta della mia amica Francesca ho accettato di scrivere sul suo blog qualche post riguardo alla comprensione di come la chimica entri in cucina. Per carità tutti testi molto semplici e non certo al livello di blog molto più professionali e blasonati!

Se vi interessano, queste sono le prime tre puntate:

Introduzione
Le buone cose naturali… o artificiali?
Glucosio per gelati cremosi

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13 commenti
  1. 6 settembre 2010 2:55 am

    vado subito a leggere!

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  2. Any permalink
    7 settembre 2010 2:44 PM

    letto.
    concordo con te: sono parole al vento. è perfettamente inutile la constatazione che la molecola della 4-idrossi-3-metossibenzaldeide ha le stesse proprietà sei la fai in laboratorio e se la estrai da un baccello. lasciamo perdere tutti i discorsi a latere che sarebbero estremamente interessanti ed utili sui sottoprodotti della sintesi o sui limiti di specifica imposti per la salubrità del prodotto o sui composti dai profumi complessi e meravigliosi o dalla suprema puzza di cavallo affini ad essa che si trovano nel baccello, o nel vino, o nei barattolini, e sono prodotti da affascianti reazioni enzimatiche o da affascinanti reazioni in un reattorino di vetro.
    discorsi che si potrebbero estendere all’industria chimica e farmaceutica volendo, per cercare di capire come funzionano e perchè accadano certe cose, come ci proteggiamo da alcuni rischi, perchè certi costi ambientali e economici si potrebbero benissimo risparmiare, perchè alcuni prodotti di sintesi fanno bene e altri possono fare male, così come alcuni prodotti di origine naturale possano essere dannosi mentre altri sono salutari… è assai più agevole sparare a zero sul lievito bertolini e il cremore che eh! è tutta un’altra cosa! e “siccome sono allergica all’aspirina ecco qua prendo l’estratto di salice, come mai siete sbaincati tutti ragazzi?” e i pomodori no che deminarelizzano le ossa e no non bere subito il tè lascia che le microonde vadano via.
    l’unico composto veramente utile che la chimica non riuscirà mai a sintetizzare è l’estratto di furbizia!

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    • 7 settembre 2010 3:28 PM

      Ma io sono un idealista e spero di instillare un po’ di cloruro di sodio in tante zucche che sono piene solamente di ideologia e retorica !

      E poi mi diverto a leggere certi commenti!

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      • Any permalink
        7 settembre 2010 3:54 PM

        io non mi diverto!
        mi incazzo! perchè poi son quelli che – va’ il caso – decidono di non vaccinare i piccini o nel caso sottopongono il povero figliolo con segni di autismo ad una bella terapia chelante e via… è grazie all’ignoranza spacciata per acume controcorrente che si sprecano fiumi di inchiostro, si canalizza l’attenzione del pubblico su emerite PUTTANATE e si permette che passino sotto silenzio i problemi seri – perchè è chiaro che l’industria chimica fa delle copiose merdate, ma finchè la gente sta tutta lì a misurare col righello le scie chimiche possiamo anche inondare di reflui l’africa orientale, tanto è lontana e poi sun negher… >:-(

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      • 7 settembre 2010 4:23 PM

        Hai ragione da vendere.
        (ed infatti ho scritto che rido a leggere “certi” commenti, non tutti)

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  3. 10 settembre 2010 11:18 am

    (le microonde del tè che minchiuzza sarebbero???????)

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    • 10 settembre 2010 12:28 PM

      Un “perla” molto in voga fra i neosalutisti tradizionalisti ed altri -isti vari: dopo aver scaldato l’acqua con il microonde per farci il the (o qualsiasi altra bevanda) bisognerebbe aspettare che le microonde evaporino via; oh, in caso contrario ti bevi le microonde che son cancerogene, eh!!!

      LOLOLOLOLOL !!!!!

      —Alex

      PS = più che un “minchiuzza” sono una minchiata colossale!!! 😀

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  4. angelina66 permalink
    14 settembre 2010 6:36 PM

    Il blog e’ molto interessante, lo aggiungo subito alla mia lista

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  5. 20 ottobre 2010 10:24 PM

    wow!
    se può essere utile al liceo lessi “come si sbriciola un biscotto”..è scritto da un chimico (o fisico?non ricordo) che spiegava alla radio la chimica attraverso esempi nel quotidiano.
    o anche “pane e bugie” di Bressanini…

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    • 20 ottobre 2010 10:55 PM

      Farnocchia: grazie della visita ed anche per i suggerimenti letterari (che ho già letto). Se ti piace l’argomento puoi leggere “pentole e provette” di Hervé This

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