Che sia vero?
Lo riporto senza commenti, è un post di Vittorio Zucconi, tratto dal suo blog.
Interessante o paranoico? Sono confuso.
Girovagando sul sito di Alexia.com, il più noto analizzatore di contatti in Internet anche se non necessariamente il più attendibile (il più accurato, se proprio si vuole marcare da vicino un sito, resta Google Analytics) si notano alcune cose interessanti nelle varie tendenze, che vanno lette appunto come i sondaggi, che non sono Vangeli o Corano, ma indicazioni. Sorge il dubbio che l’indifferenza del governo Berlusconi per la banda larga, che non è una vecchia mutanda lavata troppe volte, ma l’elastico che dovrebbe proiettare anche l’Italia oltre il muro della nostra arretratezza informatica, nasca dal fatto che il pubblico dei lettori dei giornali (di carta) della destra non frequentano molto o affatto le loro edizioni on-line, neppure nei momenti nel quali la vendita in edicola dei loro organi segnala crescite. La distanza fra siti di Repubblica, del Corriere, della Stampa e quelli dei quotidiani vicini a Berlusconi è enorme e molto superiore al differenziale delle vendite in edicola, anche scontando le copie regalate e buttate. Non intendo qui rimescolare la questione caprina su internet “di destra” o di “sinistra”, nè certamente – a scanso delle solite menate – sostenere la superiorità culturale, morale, ginnico sportiva o gastronomica della sinistra soltanto perchè “clicca” più della destra. Semplicemente osservo che l’attenzione principale dell’attuale “lìder maximo” del Paese resta tutta concentrata sul controllo della comunicazione televisiva e sui telegiornali, perchè lì, nei vari Minzculpop pubblici e privati, sta il sacro Graal della manipolazione del consenso e suona il piffero per incantare i serpenti. Accrescere la disponibilità e la diffusione di Internet, allargando l’offerta e quindi riducendo i costi, non gioverebbe, anzi, potrebbe nuocere gravemente, alla salute elettorale di un governo che infatti per questo lesina, o nega, gli investimenti promessi per svilupparla. Controllare l’offerta di informazione attraverso Rai e Mediaset è facile, per chi ne possiede una e nomina i direttori dell’altra. Controllare la Rete è impossibile in Europa. Che interesse potrebbe avere mai Barlusconi, che ha sempre i propri interessi in testa prima di ogni altra cosa, ad allargare la banda? Sarebbe interessante se, fra i tanti sondaggi inutili o massaggiati “ad usum” che ci piovono sulla testa ogni giorno, se ne conducesse uno serio per sapere quanti sono gli utilizzatori della Rete fra gli elettori dei vari partiti italiani. Forse mi sbaglio, o forse spiegheremmo meglio quel rifiuto ad allargare la banda.
I commenti sono chiusi.
mi sa tanto che c’hai azzeccato……
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secondo me ha ragione….
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Dite?
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Silvio è così concentrato sulle sue tv da oscurare la rai? mi è venuto ‘sto sospetto perchè nella zona del novarese (e la giro spesso) la rai sul digitale terrestre si vede malissimo, SE si vede, mentre le reti mediaset sono ben chiare… Che sia voluto (sabotaggio) o no (mancanza di fondi o tecnici validi) fatto sta che la tv digitale terrestre è di fatto un monopolio.
Ma chissene, meglio così: finchè il re non si accorge del web, sempre più gente potrà dire la sua…o no?
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Rico: benvenut*! Io penso che la cancellazione dei progetti per la banda larga, assieme ai deliri (per ora scampati o solo annunciati) promossi da D’Alia e Carlucci siano un pericoloso sintomo…
E comunque, fino a che l’accesso alla rete degli italiani rimarrà in condizioni “da terzo mondo digitale” la rete farà ben poca paura. Vuoi mettere i milioni di persone raggiunte ogni sera dagli organi dell’informazione “allineata” (TG1 e TG5 in testa) con le poche centinaia di migliaia che frequentano la rete per cercare notizie?
Comunque non penso che allo stato dei fatti il cavaliere preferisca oscurare la RAI a favore di Mediaset, basti vedere che razza di ariete mediatico ha insediato alla direzione del TG1 e quanti impegno stia versando per “neutralizzare” RAI3.
Per concludere, è inutile che la gente possa “dire la sua” su internet; la propria opinione bisogna farla valere alle urne!
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Secondo me ha ragione…
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